Descrizione
«L’attacco feroce e sanguinario che la mafia compì trentatré anni or sono a Capaci, e che ripeté poche settimane più tardi in via D’Amelio a Palermo, costituisce una ferita tra le più profonde della nostra storia repubblicana.
Il primo pensiero, commosso oggi come allora, va a chi perse la vita: Giovanni Falcone insieme a Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani. A loro è unito indissolubilmente il ricordo di Paolo Borsellino, di Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina. Servitori dello Stato, che la mafia uccise con eclatante violenza per piegare la comunità civile.
Quelle tragedie generarono una riscossa della società e delle istituzioni. L’azione stragista svelò la minaccia alla libertà di ogni cittadino. Il contrasto alla mafia si intensificò fino a scardinare le posizioni di comando dell’organizzazione criminale.
“La mafia, come ogni fatto umano, ha avuto un inizio ed avrà anche una fine”: questo ripeteva Falcone, sollecitando coerenza e impegno educativo, spronando chiunque nella società a fare la propria parte insieme alle istituzioni, a ogni livello.
La mafia ha subìto colpi pesantissimi, ma all’opera di sradicamento va data continuità, cogliendo le sue trasformazioni, i nuovi legami con attività economiche e finanziarie, le zone grigie che si formano dove l’impegno civico cede il passo all’indifferenza.
Nella memoria viva di Falcone e Borsellino, il 23 maggio è diventata la Giornata della legalità, perché occorre tenere sempre alta la vigilanza, coinvolgendo le nuove generazioni nella responsabilità di costruire un futuro libero da costrizioni criminali».
Roma, 23/05/2025 (II mandato) https://www.quirinale.it/elementi/133133
1992: la mafia uccide barbaramente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i due magistrati più attivi nella lotta a Cosa Nostra. Nella strage di Capaci muoiono insieme a Falcone anche la moglie (Francesca Morvillo) e i tre uomini della sua scorta (Rocco Di Cillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro); nella strage di Via D'Amelio a Palermo perdono la vita col Borsellino i cinque uomini della sua scorta (Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina). Insieme a loro si ricordano però anche tutti coloro che alla lotta per la legalità hanno dato la vita, ricordandoci la necessità di combattere per essa, ogni giorno, in tutta Italia. Per celebrarne il sacrificio, Rai Storia ha realizzato questo WebDoc, con video, fotogallery, testi e infografiche sull'argomento, per ricordare e approfondire un tema di cruciale attualità e importanza civile. Tra i contenuti selezionati dall’archivio Rai troverete qui puntate dedicate al tema da programmi quali ‘Diario Civile’, ‘Il tempo e la storia’, 'L'Italia della Repubblica' e ‘Lezioni di mafia’, con testimonianze di magistrati, boss, familiari delle vittime, commenti di storici. Buona navigazione https://www.raicultura.it/webdoc/legalita/index.html
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Ultimo aggiornamento: 23 maggio 2025, 11:09